Che sto assumendo mezza compressa di dostinex, per un problema di prolattina un po alta 17 02.2010
La cabergolina può essere controindicata in caso di pressione alta, problemi alle valvole cardiache, disturbi associati a fibrosi e assunzione di butirrofenoni, metoclopramide, fenotiazine, tioxanteni o triptani. Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Se il medico ha deciso di sottoporla al trattamento con Dostinex per un lungo periodo di tempo, l’uso di Dostinex è sconsigliato assieme ad altri medicinali chiamati alcaloidi dell’ergot. Se il concepimento avviene mentre sta prendendo Dostinex, la terapia dovrà essere interrotta non appena sarà confermata la gravidanza. Se è stato prescritto soltanto per lei (o per suo figlio) non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
- La società Laboratorio analisi Zaffino Srl informa inoltre che si avvale della collaborazione di soggetti esterni che erogano servizi informatici, in qualità di responsabili del trattamento dei dati, sempre nel pieno rispetto delle finalità proprie del servizio prestato.
- Se necessario si dovranno prendere provvedimenti generali di supporto per eliminare tutto il farmaco non assorbito e per sostenere la pressione arteriosa.
- La posologia raccomandata è di 1 mg (due compresse da 0,5 mg) somministrato in dose singola.
- Poiché non ci sono informazioni sul passaggio di Dostinex nel latte materno, non deve allattare il suo bambino con latte materno nel caso in cui Dostinex non sia stato efficace per interrompere l’allattamento.
- Le confezioni da otto compresse di Actualene 0,5 mg e Dostinex 0,5 mg, il cui costo è di 30,84 euro, ritornano ad essere gratuite, sono infatti state ricollocate in fascia A.
Non si hanno informazioni sull’escrezione del farmaco nel latte materno; tuttavia si deve consigliare alle donne di non allattare in caso di non riuscita dell’inibizione/soppressione dell’allattamento con cabergolina. La cabergolina non deve essere somministrato a donne con disturbi iperprolattinemici che intendano allattare i loro bambini perché inibisce la lattazione. Viene secreta dall’ipofisi durante la gravidanza, raggiunge la sua massima concentrazione a termine e poi, dopo il parto, il suo effetto si sblocca, provocando la montata lattea. Successivamente https://or.mta.gov.mn/?p=10812 rimane alta nelle prime 6-8 settimane dopo il parto, e in questa fase, oltre a stimolare un abbondante produzione di latte, serve per rendere le cellule secretrici nella ghiandola mammaria più ricettive agli effetti della prolattina stessa. Questo fa sì che dopo i primi due mesi siano sufficienti piccole quantità di prolattina per continuare a produrre latte. Pertanto, dopo le prime settimane (periodo di “calibrazione” del seno) la produzione di latte si sgancia dal fattore ormonale e viene stimolata soprattutto dal drenaggio frequente del seno.
Categoria farmacoterapeutica
Il pediatra mi ha proposto questa compressa per interrompere l’allattamento ai 2 anni della mia bambina perché secondo lui ormai il latte non contiene abbastanza nutrienti e influisce sul poco appetito della piccola. Alla visita ginecologica dei 40 giorni dopo il primo parto, il medico me ne parlò segnalandomelo come “obbligatorio” dopo l’anno del bambino “Perché il latte diventa acqua e bisogna assolutamente mandarlo via”. Il dosaggio della prolattina si può fare in qualunque giorno del ciclo, anche se in effetti vi possono essere modeste variazioni dei valori in particolare in fase luteinica (seconda metà del ciclo). Se non è possibile procedere con un diradamento graduale delle poppate, ad esempio nel caso in cui la mamma debba improvvisamente allontanarsi per parecchie ore per riprendere a lavorare, è fondamentale l’ausilio del tiralatte (o della spremitura manuale) per consentire il drenaggio del seno ed evitare ingorghi.
- Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
- Alla visita ginecologica dei 40 giorni dopo il primo parto, il medico me ne parlò segnalandomelo come “obbligatorio” dopo l’anno del bambino “Perché il latte diventa acqua e bisogna assolutamente mandarlo via”.
- Più semplicemente il farmaco inibisce la produzione della prolattina nei pazienti e nelle pazienti che abbiano problemi relativi alla prolattina.
- Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica e trattati per un lungo periodo con DOSTINEX, deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore.
Giulia allatta da 9 mesi, e le è stato prescritto un farmaco incompatibile con l’allattamento. Le confezioni da otto compresse di Actualene 0,5 mg e Dostinex 0,5 mg, il cui costo è di 30,84 euro, ritornano ad essere gratuite, sono infatti state ricollocate in fascia A. Per l’iperprolattinemia coe la sua si consiglia Agnocasto estratto secco titolato in agnuside min.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Dopo poco la secrezione lattea da bianca comincia a diventare trasparente, mucosa, comunque non più simile a latte. Se invece, pur non allattando né spremendo latte, continua la secrezione di latte (bianco) mesi dopo l’interruzione, effettivamente ci può essere un motivo ormonale che va approfondito, e una terapia farmacologica potrebbe essere necessaria. Gli effetti farmacodinamici di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani, in puerpere e in pazienti iperprolattinemiche.
- Poiché Dostinex interrompe la produzione di latte, non deve essere assunto durante il periodo dell’allattamento al seno.
- DOSTINEX, come altri derivati dell’ergot, deve essere somministrato con cautela in soggetti con grave affezione cardiovascolare, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o emorragie gastrointestinali, o con una storia di gravi disturbi mentali, soprattutto se psicotici.
- Tuttavia in un altro studio nei conigli non sono state osservate né malformazioni correlate al trattamento né embriotossicità con dosaggi fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 300 volte la dose massima raccomandata nell’uomo).
- Se il concepimento dovesse avvenire durante la terapia, il trattamento dovra’ essere interrotto non appena si venga a conoscenza della gravidanza in atto per limitare l’esposizione del feto al medicinale.
- Si tratta di un medicinale che viene prescritto a molte donne per bloccare la produzione del latte materno.
Ma le reazioni cutanee di fotosensibilizzazione più conosciute sono forse quelle dei farmaci cortisonici come ad esempio desametasone e beclometasone che, sia se assunti per via orale che sotto forma di pomate, possono causare l’apparire di cloasmi particolarmente antiestetici. Anche alcuni antimicotici che solitamente vengono utilizzati solo in formulazioni cutanee o comunque topiche, possono causare delle reazioni fototossiche, come nel caso di ketoconazolo e voriconazolo. È sbagliato pensare che solo i farmaci utilizzati a livello topico, come ad esempio le pomate, possano dare fotosensibilità. Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Per contrastare questi effetti negativi deve fare una corretta dieta ipocalorica e deve anche eseguire un buon esercizio fisico, consistente in almeno 3 km al giorno di camminata a passo veloce.
Quando si usa Dostinex
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di DOSTINEX avvertite immediatamente il medico o rivolgetevi al più vicino ospedale. Può essere consigliabile inoltre la somministrazione di farmaci antagonisti della dopamina. Ulteriori esami come la velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati, se necessario, per supportare una diagnosi di patologia fibrotica.
Altri medicinali e Dostinex
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Molte madri ricevono pressioni per terminare l’allattamento dopo i primi mesi di vita, poiché questo viene considerato soltanto un modo per nutrire il bambino e quindi superfluo o addirittura nocivo se proseguito dopo che il bambino ha iniziato a mangiare i cibi solidi. Si propongono così le pasticche per mandare via il latte anche a mesi e anni dall’inizio dell’allattamento, come fosse un rubinetto che si può chiudere a volontà, e con l’idea inespressa che una volta cessato il flusso di latte il bambino si disinteresserebbe spontaneamente del seno. Nel secondo caso riportato, poi, la riduzione della produzione di latte c’era ma a causa di una nuova gravidanza, evenienza che non si è pensato di accertare prima di fare la prescrizione di cabergolina. Se invece si assenterà dalle 4 alle 6 ore consecutive dovrà tirare il latte almeno una volta durante la sua assenza, meglio se 2 o 3 ore dopo l’ultima poppata. Non tirare il latte per più di 4 ore potrebbe favorire l’ostruzione di un dotto, una mastite e rallentare la produzione di latte. La cabergolina è utilizzata nel trattamento di disturbi associati a livelli elevati di prolattina, sia se a causarne l’aumento siano tumori dell’ipofisi sia se si tratta di problemi dalle cause sconosciute.
A differenza della luce pulsata che oltre a dare fotosensibilità potrebbe essere meno efficace se effettuata nel periodo estivo, il laser a diodo va fatto con attenzione sulle pelli pigmentate. La fototermolisi è tanto più efficace quanto maggiore è il contrasto tra la pelle chiara e i peli scuri. Inoltre, una pelle chiara ha una soglia di tolleranza al calore maggiore rispetto a quella scura, più ricca di melanina.